Saturday 20 April 2013

J. S. Bach e Keith Emerson: le sintesi perfette


Certamente il paragone può sembrare arduo ma per chi un po' di musica ne capisce può intuirne la ragione: a più di 250 anni di distanza, Keith Emerson rappresenta l'unico grande erede che ha preso il testimone da Bach e ha portato avanti la grande tradizione di una sintesi musicale creativa, cioè di aver creato una musica che è "esempio di sicurezza biologica e di energia naturale, quali in musica, non troviamo in altri" (W. Furtwangler). Come Bach, le composizioni del grandissimo tastierista inglese non sono monumenti nello stile comune del suo tempo, ma di uno stile esclusivamente suo. Sono parti di una serie di mediazioni irripetibili, reinvenzione di antiche forme e così rese non imitabili, nè continuabili. Tutti e due insegnano ciò che sanno: la tastiera, l'organo, la composizione, per la tastiera e per l'organo cioè la loro arte personalissima. Chi suona l'uno non pùò non amare anche l'altro perchè sono tutti e 2 dei "profeti superiori", sospetti ad alcuni, adorati da altri, a nessuno indifferenti: profeti di un'unità originaria!

The Fugue. Dall'album Trilogy (1972)